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L’Odontoiatria conservativa è quella disciplina che si occupa di ripristinare l’integrità estetica e funzionale degli elementi dentali, siano essi cariati, danneggiati o in parte fratturati, mediante otturazioni o ricostruzioni.

L’odontoiatria conservativa moderna è basata sul concetto di mini-invasività, con la rimozione della minima quantità di tessuto dentale necessaria e la sua sostituzione mediante materiale da restauro estetici.
La sua finalità, come il nome stesso suggerisce, è quella di mantenere (conservare) in bocca i denti colpiti dalla carie, fratture ect, eliminando dapprima il tessuto cariato per poi ripristinare forma, funzione e, grazie alle moderne tecniche, anche l'estetica originale degli elementi dentari.
Il modo migliore per fare prevenzione consiste nell’effettuare i controlli dal proprio dentista regolarmente ogni 6 mesi. Il professionista, dopo un’accurata visita clinica e strumentale,  può documentare fotograficamente,  oltre che annotare nella cartella clinica del paziente, quali sono i denti che stanno cominciando a cariarsi o che presto svilupperanno una lesione.  Intervenire quando la lesione è minima, è essenziale per prevenire danni maggiori.
Attualmente la cura di un dente cariato o fratturato può avvenire a livello conservativo mediante l’utilizzo di tre risorse:
        
        - ricostruzioni in materiale composito: particolarmente estetico e piacevole
        
        - ricostruzione con intarsi in composito: molto estetico e duraturo.
        
        - ricostruzioni in amalgama d’argento: poco estetico, contiene mercurio. E’ l’espressione di una odontoiatria del passato ma che ancora oggi può talvolta tornare utile.

Ancora oggi ci sono otturazioni fatte in amalgama d’argento, di oltre 50 anni fa e ben conservate. Oggi sono state abbandonate perché si è diffusa la voce della tossicità di questo materiale contenente tracce di mercurio che è dimostrato essere tossico. Sulla presunta tossicità di questo materiale vi sono state molte polemiche che hanno portato al graduale abbandono di questo prodotto non tanto però per i presunti danni del mercurio quanto per la cattiva estetica del prodotto. A fronte della resistenza e dell’indistruttibilità dell’amalgama, c’è anche da dire che l’otturazione con questo materiale richiedeva delle ritenzioni abbastanza notevoli con parecchia distruzione della struttura del dente, dovendosi preparare la cavità o a coda di rondine o a tronco di cono rovesciato. Ciò che non si verifica con i moderni compositi per il legame chimico che si stabilisce tra i nuovi prodotti e la struttura dentale.